Mercatini, di Natale, di Ferragosto, mercatini in ogni salsa. Come funzionano, come ci si candida e cosa serve portare?
È ormai qualche anno che con Manisinistre partecipiamo ai market, abbiamo ancora qualche cosa da perfezionare ma abbiamo già imparato molto, questo blog è per chi vorrebbe iniziare a vendere i propri prodotti, stampe e illustrazioni, oppure vuole iniziare a farsi un’idea di come funziona questo mondo.
Abbiamo partecipato a diversi market, hanno tutti caratteristiche diverse, come mood, ambientazioni, rumori, carattere ma hanno tutti alcune cose in comune, vediamo quali per capire come funziona questo mondo.
- Come li trovo e come partecipo?
- Tutti gli eventi sono uguali?
- Cosa serve? Come prepararsi?
- Vendere
- Il brand
- Cercate di divertirvi

Come li trovo e come partecipo?
Iniziare a fare una ricerca sui social per quanto riguarda potenziali eventi non è difficile, io ho due metodi: il primo è sbirciare i profili dei colleghi artisti e artigiani e vedere a quali partecipano, il secondo è fare una semplice ricerca “market” sul vostro social preferito e vedere cosa esce; alcuni magari saranno fuori mano, ad esempio in altre regioni, ma vedrete che iniziando a seguirne due o tre entrerete in una rete molto vasta e man mano ne scoprirete sempre di nuovi.
Io di solito li salvo nei preferiti o in qualche cartella in maniera da ricordarmeli tutti. Si possono differenziare anche per tipo di oggetti esposti: alcuni sono specifici per l’artigianato, altri meglio indicati per il vintage, e altri ancora per le autoproduzioni o l’illustrazione.
Intanto ve ne consiglio alcuni per iniziare la ricerca:
Flea Market
Solitamente gli organizzatori degli eventi pubblicano una call sui social o tramite la loro newsletter. Spesso per candidarsi bisogna riempire un modulo dove vi verranno richiesti alcuni dati personali, il nome del brand, il tipo di oggetti venduti e verranno date alcune informazioni più tecniche rispetto all’evento, come il costo per la partecipazione; sì perché non tutti lo sanno ma organizzare eventi è un lavoraccio e chi se ne occupa si fa pagare.

Tutti gli eventi sono uguali?
No, e non tutti probabilmente faranno per voi. Il costo può variare molto, alcuni market hanno dei piccoli prezzi di entrata, altri superano le centinaia di euro, così come la clientela può essere differente, alcuni sono frequentati da genitori con bambini e altri da hipster con cagnolini al guinzaglio. Quindi, a seconda del tipo di prodotto che vendete, un evento potrebbe essere più adatto a voi piuttosto che un altro. Può capitare a tutti di partecipare al mercatino sbagliato e non rientrare nemmeno delle spese, chiedete a chi ha partecipato se avete dubbi, ma nel caso ogni evento sarà un’esperienza formativa.
Cosa serve? Come prepararsi?
Se siete stati selezionati riceverete una mail dagli organizzatori dell’evento con tutte le informazioni riguardanti spazio a disposizione e cosa viene fornito. Ad esempio alcuni market forniscono corrente elettrica o tavoli, altri no quindi, dovrete organizzarvi di conseguenza.
Di solito quello che serve è un gazebo, la misura richiesta spesso è 3x3m, magari un po’ meno, ma difficilmente più grande, noi abbiamo iniziato prendendo il più economico (ma non aspettatvei che duri anni e anni) eventualmente ne acquisteremo uno migliore in futuro. Il tavolo: noi usiamo un paio di assi con dei cavalletti pieghevoli sotto, non essendo le tavole molto graziose le copro con una tovaglia, che aiuta anche a nascondere gli imballaggi che tengo sotto al tavolo; una buona alternativa sono i tavoli pieghevoli. Le luci: valutate quanto durano le giornate nel periodo in cui farete il mercatino, se è all’aperto o al chiuso, ma portare un paio di luci non fa mai male. Verificate se avrete corrente elettrica o meno per decidere se portare delle luci a batteria. Online si trovano delle luci LED molto valide con qualche decina di euro, per ora la migliore che ho visto, da una vicina di stand, è questa qui. C’è chi ai mercatini porta un generatore elettrico, ma se siete alle prime armi vi sconsiglio questo tipo di investimento, avrete tempo man mano di capire se ne vale la pena. Ultima ma non per importanza: la sedia, importantissima, non scordatevela; stare 4 ore fermi in piedi può essere molto stancante.
Queste sono le cose fondamentali, ora si passa alle questioni estetiche: come volete esporre i vostri oggetti?
Per quanto riguarda le stampe ho tre suggerimenti: alle persone piace sfogliare tra i vostri lavori, quindi pensate a un portariviste o una scatola per contenere le opere. Essendo “bidimensionali” se lasciate i fogli semplicemente appoggiati sul tavolo sarete poco visibili da lontano e quindi poco attraenti, per ovviare al problema potete esporli in verticale con uno scola piatti, come quelli di Ikea, oppure usare delle cornici appoggiate al tavolo. Inoltre non tutti riescono a visualizzare le stampe come elementi di arredo, esponete alcune opere già incorniciate per dare l’idea di come saranno una volta appese in casa ed aiutarvi a vendere i vostri prodotti.
Ci sono mille modi per esporre le opere e dipende soprattutto dal tipo di formato, dal genere di prodotti, dal feeling che volete dare al vostro tavolo; avete anche oggetti? statuine? tazze? Fate un po’ di ricerca e qualche prova, cercate su Pinterest e tra le foto degli eventi e prima di comprare mille contenitori cercate bene a casa di nonni, zii, genitori e amici per vedere se qualche vecchia scatola, scolapiatti, tovaglia, cesto, cornice può fare al caso vostro. Man mano poi potrete perfezionare l’allestimento acquistando qualcosa, magari agli stessi mercatini a cui parteciperete, chissà.
Oltre a questo consiglio di portare qualcosa da bere e da mangiare nei momenti di quiete, così non dovrete allontanarvi troppo spesso dal tavolo e risparmierete qualche euro.

Vendere
Ora avete tutto quello che serve per esporre i vostri prodotti, ma una volta che qualcuno acquista cosa succede? Prima di tutto ci sarà un pagamento, quindi avrete bisogno di un posto sicuro dove mettere i soldi, procuratevi un marsupio oppure una cassa con serratura in cui riporre tutto. Informatevi con un commercialista su cosa fare a livello fiscale, di solito basta un blocchetto di ricevute generiche ma chiedere è sempre bene (i commercialisti non vi mangiano e non fanno pagare per una domanda semplice fatta ogni tanto). Se il cliente non ha contanti? Le soluzioni più economiche sono aprire un profilo PayPal o Satispay, meglio entrambi per dare più possibilità, ma la soluzione più versatile è acquistare un POS, un lettore di carte portatile, ormai ce ne sono diversi particolarmente economici.
Noi usiamo SumUp, è molto semplice da usare, permette l’acquisto con la maggior parte delle carte, il lettore costa solo una trentina di euro e le commissioni sono solo del 1,95%, se volete potete usufruire del nostro link per avere un premio di 30€: prova SumUp.
Se userete il link anche noi riceveremo un piccolo bonus, è un buon modo per supportare il nostro lavoro se state cercando un POS!
Oltre al pagamento però pensate a come lasciare i vostri oggetti al cliente, avere una confezione un minimo curata lo aiuterà ad avere una migliore esperienza e a ricordarsi positivamente di voi. Quindi comprate delle buste per proteggere le stampe, qualche sacchetto per poter portare via i prodotti, magari una cartolina o un bigliettino da regalare a chi fa acquisti più generosi, insomma curate almeno un po’ l’esperienza di chi riceve il vostro prodotto.
Se volete personalizzare buste e sacchetti potete affidarvi a dei siti specifici, creare un timbro, oppure stamparle in serigrafia, noi eventualmente possiamo aiutarvi in questo!

Il brand
Che siate semplicemente voi stessi o un vero e proprio brand con nome fighissimo, una volta che il prodotto lascerà le vostre mani e partirà per il mondo non potrete sapere che fine farà, magari il cliente si ricorderà per sempre di voi, magari si scorderà il vostro nome dopo 5 minuti, quindi per fare in modo che chiunque possa ritrovarvi cercate di lasciare il vostro marchio su ogni prodotto che vendete, potete farlo con un’etichetta, un timbro, un biglietto di accompagnamento, la firma su un’opera, ma cercate di farlo sempre. Per aiutare le persone a ritrovarvi vi consiglio anche di lasciare a disposizione di chi passa biglietti da visita e/o adesivi, in questo modo anche una persona non propensa a fare acquisti in quel momento potrà ritrovarvi in un secondo momento, rivalutare di comprare qualcosa, passare il vostro contatto a un amico o seguirvi sui social.
Una cosa in più , ma che non costa molto fare, è creare una piccola presentazione per raccontare chi siete, anche in questo caso ci sono modi differenti per farlo. Potrebbe essere un foglio da appendere allo stand con la storia del vostro progetto, una cartolina da dare con ogni vendita oppure un video del vostro lavoro da mostrare con uno schermo.

Cercate di divertirvi
Perché andare ai mercatini? Vendere, ovviamente, ma non sempre le cose vanno per il meglio, a volte si guadagna bene, altre si rientra a malapena della spesa e altre ancora, è successo anche a noi, non si vende un bel nulla. Ma per fortuna vendere al momento non è l’unico buon motivo per cui partecipare. Fare networking, chiacchierando con gli altri venditori potrete confrontarvi sul vostro lavoro, imparare qualcosa su quello degli altri e scambiarvi consigli, e magari far nascere qualche amicizia o collaborazione.
Farsi conoscere: magari non tutti compreranno subito da voi, ma qualcuno potrebbe tornare in un’altra occasione o ricordarsi di voi e fare un acquisto in un altro momento, quindi non disperate se le persone guardano senza acquistare!
Insomma vada come vada ma cercate di divertirvi. Non è sempre facile, a volte potreste non essere dell’umore migliore, avere un vicino di banco un po’ antipatico, o scoprire che l’organizzazione non è come vi aspettavate. Cercate comunque di cogliere il buono da quell’esperienza, curiosate tra gli altri banchi per scoprire nuovi modi di esporre la vostra merce, mangiate qualcosa di buono. Cercate di essere positivi, anche se non sempre è facile, i clienti lo vedranno e avranno più voglia di avvicinarsi e anche la vostra giornata migliorerà.
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