Iniziare con la serigrafia

  1. Inchiostro e telaio
  2. Incisione: emulsione, bromografo
  3. Stampiamo: cerniere, banco, scotch e racla
  4. Il supporto

Avete visto tanti video, vi siete incuriositi, magari avete anche fatto un piccolo corso e ora siete decisi: volete provare a stampare in serigrafia a casa.
Prima di tutto, avrete pure visto qualche video online ma se volete capire passo passo come funziona e da dove arriva questo tipo di stampa vi consigliamo di leggere il nostro articolo Cos’è la serigrafia?
Se invece volete imparare con mano, potete scriverci per organizzare un workshop di serigrafia oppure incontrarci in laboratorio per parlarne!
Ora che avete letto l’articolo e sapete tutti i termini tecnici per iniziare cerchiamo di capire cosa ci servirà: in questo articolo troverete dei link per reperire tutto quello di cui avete bisogno!

Inchiostro e telaio

Prima di iniziare le domande che dovete farvi sono: su che materiale voglio stampare? Che tipo di inchiostro voglio usare?
Visto che siamo agli inizi io vi consiglio di utilizzare un inchiostro all’acqua, che è adatto sia per stampa su stoffa che su carta, noi usiamo i Modatex e ve li consigliamo fortemente, hanno una buona tenuta e un bell’effetto sia su carta che su stoffa.
Mentre se volete optare per una scelta più ecologica vi consiglio gli inchiostri BioBase, dei colori ideati per avere un minore impatto ambientale ma, mi raccomando, da usare solo su carta.
Il materiale su cui stampare influisce sulla scelta del telaio come anche altri fattori ma visto che siamo agli inizi vi suggerisco di acquistare un telaio da 77 fili, andrà bene sia per la stampa su stoffa che su carta con inchiostro ad acqua.

Spesso ci chiedono come si prepara un telaio, come si tesa in gergo, non crediamo che valga la pena farlo a casa in quanto comprare gli strumenti adatti e i materiali sarebbe costoso, molto di più che acquistare un paio di telai che possono durarvi anni e anni.

Incisione: emulsione, bromografo

Ora abbiamo il nostro telaio, quello che dobbiamo fare come sapere è creare la grafica per la stampa. Ci sono diversi modi per farlo, si possono utilizzare delle pellicole da tagliare ed applicare al telaio ma attenzione non dureranno molto e sono adatte solo a stampe con pochi dettagli, oppure in maniera più classica possiamo incidere il telaio.
Per incidere il telaio ci saranno necessari: l’emulsione, lo stendi gelatina, la luce UV e il lucido o pellicola.

Per quanto riguarda l’emulsione ne esistono di diversi tipi, noi ne utilizziamo una pensata per inchiostri a solvente ma che si adatta molto bene a quelli all’acqua. È una gelatina viola al diazo che ha la il vantaggio di esporsi piuttosto lentamente, questo ci permette di stenderla senza avere una camera oscura, con le luci del laboratorio accese. Se volete provarla potete acquistarla direttamente da noi.
Mentre se preferite acquistarla online questo prodotto potrebbe fare al caso vostro, mi raccomando di leggere bene le istruzioni prima di utilizzarla per capire in che condizioni di luce bisogna agire, potrebbe essere necessario creare un ambiente buio illuminato da una lampadina gialla per evitare che l’emulsione reagisca subito rendendo impossibili i passaggi successivi.
Per stendere la gelatina sul telaio si procede in questo modo: versiamo una parte di emulsione (non ne serve molta) nella vaschetta stendi gelatina, prendiamo il telaio con una mano e lo posizioniamo in verticale, leggermente inclinato e con l’altra mano appoggiamo la vaschetta in basso al telaio, la incliniamo leggermente per far colare l’emulsione e trasportiamo la vaschetta fino alla parte superiore del telaio, cercando di mantenere una pressione costante. Dovremo cercare di creare uno strato uniforme e sottile, per farlo è necessaria un po’ di manualità quindi non sorprendetevi se i vostri primi telai sono un po’ irregolari. Ripetiamo il procedimento da entrambi i lati della tela.

Ora che la gelatina è stesa dovrete farla asciugare, i tempi e le temperature variano da prodotto a prodotto ma la maniera più economica per farlo è mettere il telaio in posizione orizzontale all’interno di un armadio asciutto e buio ed aspettare 8/12 ore. In questo modo non solo non avrete bisogno di spendere soldi per un forno professionale ma potrete anche risparmiare energia elettrica.

Una volta che il telaio è asciutto è il momento di inciderlo, per farlo ci sono diversi modi a seconda dell’attrezzatura che abbiamo a disposizione ma fondamentalmente quello che dobbiamo fare è sovrapporre il nostro disegno a contatto con la gelatina, dal lato senza cornice del telaio, fare in modo che il lucido sia ben a contatto con il telaio (solitamente mettendoci un vetro sopra), una volta ottenuto questo “panino” dovremo esporlo alla luce in maniera perpendicolare al disegno, non vogliamo raggi radenti perché potrebbero passare sotto al disegno compromettendo l’incisione.
I tipi di luce possono essere diversi, solitamente si opta per una luce UV, che può essere sia naturale che artificiale. Se avete modo di fare delle prove in una giornata di sole potete esporre il telaio direttamente al sole, preferibilmente quando la luce è allo zenit.
Un’ottimo prodotto che vi fornisce tutto quello di cui avete bisogno è l’espositore a igloo di CPL Fabbrika, come vedete avrete il telaio sotto, sopra di esso un vetro per mantenere il lucido a contatto con il telaio, e sopra un faretto che emetterà la luce in maniera perpendicolare al disegno. I tempi di esposizione, che si tratti di luce UV o semplici faretti, dipendono dall’intensità luminosa delle vostre lampade e dal tipo di gelatina, per cui cercate di seguire le istruzioni e tenete a mente che spesso è necessario fare qualche prova prima di incidere correttamente il telaio.

Finita l’esposizione svilupperemo il telaio lavandolo con acqua, preferibilmente tiepida e non calda, sfruttando la pressione dell’acqua per asportare l’emulsione non esposta, controlliamo in contro luce che la gelatina sia effettivamente andata via e tamponiamo il telaio con della carta asciuga tutto. Dopo di che facciamo asciugare bene il telaio.

Stampiamo: cerniere, banco, scotch e racla

A questo punto siamo pronti per stampare. Ci sono molti modi per sistemare il telaio in maniera tale da poterlo comodamente alzare ad abbassare tra una stampa e l’altra. Un buon modo anche piuttosto economico è fissare al tavolo due cerniere, le abbiamo acquistate anche noi per i workshop fuori dal nostro laboratorio. In maniera molto semplice si avvitano a un asse e si infila il telaio nel loro piccolo morsetto.
Altrimenti possiamo optare per soluzioni più stabili come un banco manuale.
Queste sono le opzioni migliori per chi sta iniziando, anche se volete sperimentare nella stampa a più colori non è necessario avere una giostra serigrafica, se ne vedono molte a basso costo online ma solitamente la qualità è bassa e si può stampare a più colori comodamente anche solo con telaio e cerniere.

Ora avrete fissato il telaio al vostro supporto, e vorrete subito metterci sopra il colore e stampare ma aspettate un momento, se guardate la vostra emulsione potreste notare delle imperfezioni, dei buchi, soprattutto vicino alla cornice, dove è difficile arrivare con lo stendi gelatina, coprite tutti i buchi con del nastro adesivo.
L’ideale è fare una bella cornice di nastro adesivo nella parte superiore del telaio, quella dove andremo a stampare, e tappare eventuali buchi rimanenti più vicino al disegno utilizzando lo scotch sotto, nella parte che si appoggerà al nostro supporto da stampare, questo perché creerà meno attrito quando andremo a passare la racla.

E arriviamo appunto alla racla, possono essere diverse nel materiale e nella dimensione, approfondiremo questo tema un’altra volta, ma le cose fondamentali da tenere in conto quando si inizia sono: la dimensione e la gomma.
Vogliamo che sia leggermente più larga del nostro disegno, così da non dover ripassare due o tre volte per stamparlo, creando strati di colore non uniformi.
Per quanto riguarda la gomma ne esistono infatti diverse con utilizzi diversi, sia come consistenza e durezza sia come filo. Per iniziare vi consigliamo questo link dove trovare diverse dimensioni a seconda del ogni design che andrete a stampare.

Il supporto

Ora siete davvero pronti per stampare, approfondiremo meglio tutti i passaggi di stampa un’altra volta ma prima di concludere bisogna parlare di un’ultima cosa cioè su cosa stiamo stampando?
Il supporto, come abbiamo visto, determina diverse cose come che tipo di telaio, che tipo di inchiostro, anche che tipo di racla usare ma intanto vogliamo in generale darvi qualche indicazione sui materiali su cui si stampa.
Con la serigrafia si può stampare praticamente su ogni materiale ma bisogna informarsi bene sul tipo di inchiostro che andiamo ad utilizzare. Per farla semplice, su alcune plastiche l’inchiostro all’acqua può tendere a scrostarsi e se stampiamo su stoffa l’inchiostro dovrà essere resistente ai lavaggi, quindi è bene informarsi correttamente sul tipo di supporto che stiamo usando e anche sull’inchiostro.
In generale per quanto riguarda la stoffa è anche consigliabile utilizzare tessuti non trattati, cioè tessuti senza ammorbidenti o tracce di altri detersivi perché potrebbe compromettere la catalizzazione del colore sulla stoffa, per questo è bene comprare da fornitori adeguati, noi utilizziamo spesso Wordans, ha un’ampia gamma di prodotti anche con fasce di prezzo molto differenti e sono tutti prodotti pensati per essere stampati.
Un altro elemento da tenere in conto è la grana del supporto cioè le possibili texture che ne caratterizzano la superficie che se troppo evidenti potrebbero creare delle imprecisioni durante la stampa ma anche un effetto piacevole e materico, a seconda di quale risultato vogliamo ottenere.

Una volta finito il lavoro possiamo recuperare il telaio, cioè sciogliere la gelatina con lo stripper per riavere il telaio “come nuovo”.
Per fare ciò servono i sali apposta, appunto lo stripper, che saranno differenti a seconda del tipo di emulsione che avete utilizzato.
Bagnate il telaio, stendete lo stripper con una spugna morbida leggermente intrisa di sali, aspettate qualche secondo e l’emulsione dovrebbe iniziare a sciogliersi, aiutatevi passando la spugna, dopo di che lavate accuratamente i sali dal telaio con acqua a forte pressione. Se i sali rimangono nel telaio lo potrebbero rovinare.

Come abbiamo visto è difficile entrare nello specifico del materiale necessario per la serigrafia senza avere presente cosa andremo a stampare, quindi questi sono solo degli spunti per iniziare a valutare l’acquisto di apparecchiature e materiali.
Abbiamo creato una lista su Amazon con tutti i materiali necessari per iniziare con la serigrafia, così potrete consultarla ogni volta che vorrete.
Se vuoi scrivici parlandoci del tuo progetto e vieni in laboratorio per vedere insieme le tue esigenze, intanto speriamo che questo articolo ti sia stato utile!

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