Ti stai approcciando al mondo dell’illustrazione o del design o dell’arte e hai puntato sul digitale: bello, comodo, pratico. Lo capisco benissimo, gli strumenti digitali sono anche i miei ma non basta avere un iPad, e non sto parlando di strumenti.
Gli iPad si sono diffusi sempre più negli ultimi anni, sono spesso meno costosi di un pc professionale, si possono portare ovunque e sono pure bellini, diciamolo.
Allo stesso tempo Procreate è probabilmente l’app più usata per disegnare su iPad, è oggettivamente un’app intuitiva e divertente da usare, si possono fare davvero molte cose e anche di qualità elevata ma ha ancora alcune lacune.
Per fare degli esempi non è possibile impostare un metodo colore diverso da RGB, perfetto per chi utilizza le immagini per il digitale e ormai molto usato (o tollerato) anche nella stampa, ma pur sempre un limite. Oppure l’algoritmo di compressione, quando si ruota un disegno o una porzione di esso il disegno viene molto modificato, la qualità viene meno, rispetto a programmi più completi come Photoshop o Gimp. Potrei continuare parlando degli strumenti di selezione o dello strumento testo ma penso che ci siamo capiti.
L’arrivo di strumenti digitali accessibili a tutti* e facili da capire come Procreate hanno aiutato moltissime persone ad avvicinarsi all’arte digitale ma saper disegnare su uno schermo non basta. Gli strumenti digitali, per essere usati come dei professionisti e non come dei principianti, necessitano di conoscere delle basi teoriche che mi sembra manchi in molti aspiranti professionisti.
Cos’è un raster? Cos’è la risoluzione? E un profilo colore? Che differenze ci sono tra pdf, jpeg e png? Concetti sconosciuti a troppi studenti e aspiranti professionisti. Eppure sono concetti fondamentali per creare immagini a un livello accettabile per un* professionista. E non basta prendere in mano la penna e saper fare un disegno per essere un professionista.
Anche al contrario, oggi, in un mondo in cui quasi tutte le immagini sono create in digitale o almeno fruite in digitale, anche gli autori che utilizzano tecniche tradizionali dovrebbero avere delle conoscenze base per poter capire come digitalizzare al meglio le proprie immagini, una procedura necessaria non solo per poter mostrare il proprio lavoro e trovare clienti ma anche per creare progetti che non si limitino all’illustrazione, come pattern design, packaging, cartoleria giusto per dirne un paio.
Aggiungiamo anche che ormai sono pochi i datori di lavoro che chiedono le opere originali anziché delle scansioni.
Ma ancora di più chi opera direttamente in digitale non si può permettere di non conoscere queste cose.
Sbagliare i settaggi di un file, come la risoluzione, può voler dire buttare ore, se non giorni di lavoro. Le informazioni utili sono lì fuori, anche gratuite, quindi davvero chiunque lavori con le immagini dovrebbe conoscere un po’ di teoria.
Ma cosa serve sapere?
È impossibile andare nel dettaglio di tutto ciò che servirebbe sapere in un unico articolo, soprattutto perché molte cose dipendono da che tipo di immagini create, da come lavorate, quindi dedicheremo dei post ad alcune di queste cose.
Detto ciò non demoralizzatevi se non conoscete alcune di queste cose, se avete dei dubbi cercate in rete, non si smette mai di imparare.
Speriamo che questo post possa esservi utile nel vostro percorso creativo, rimanete sintonzzat*! Facci sapere se ci sono argomenti che riguardano il digitale di cui vorresti che parlassimo!
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