E che le tue tasche possono permettersi.
In questo articolo vogliamo parlarvi di un progetto molto interessante, che in un certo qual modo da una svecchiata alla stampa d’arte portandola ai giorni nostri e rendendola molto più pop.
“Our mission is to make printmaking more accessible”
Martin Schneider e Dominik Schmitz sono due designer di Colonia, in Germania, hanno un’idea e nel 2018 pubblicano online i progetti per la stampa 3D di un piccolo torchio calcografico progettato da loro, dando vita a Open Press Project. L’idea geniale è quella di rendere la stampa calcografica accessibile economicamente e fisicamente, dato che i torchi sono solitamente molto grandi, pesanti e molto costosi. Il progetto ha molto successo e il duo decide di aprire un Kickstarter per finanziare e distribuire i torchi progettati da loro, la campagna fa il botto con il raggiungimento quasi istantaneo del loro obiettivo! Fantastico, anche se con qualche intoppo, come raccontano nell’ebook disponibile sul loro sito.

I loro torchi si diffondono in tutto il mondo, tanto che vengono utilizzati anche nelle scuole, con colori variegati e modificazioni fatte dagli utenti.
Parallelamente creano l’Open Print Excange, un vero e proprio scambio di stampe tra artisti, tutte le opere sono stampate con un torchietto 3D e arrivano da tutto il mondo, realizzate con qualsiasi tecnica, è possibile vederle raccolte nel loro catalogo.
I progetti 3D sono ancora disponibili gratuitamente per essere stampati in autonomia, oppure potete acquistare il torchio già stampato e completo di feltro, viti e morsetto a un prezzo assolutamente accessibile.

Sul sito trovate anche due ebook ottenibili anche gratuitamente (ma si meritano un contributo per l’ottimo lavoro) tra cui una piccola guida alla stampa, fondamentale per i neofiti, ma utile anche per un ripasso delle tecniche di stampa, e un libro che parla della realizzazione del progetto, con interessantissimi spunti a proposito di collaborazione, competizione, anarchia, marketing e molto altro.
Beh noi non abbiamo resistito e abbiamo stampato il nostro Open Press!
Il nostro stampatore 3D è Grabriele Bindellini aka GigaBones, di solito stampa giganteschi scheletri di dinosauro ma questa volta ha usato le sue stampanti 3D per noi.
Ringraziamo i ragazzi di Open Press Project per averci concesso di utilizzare le loro immagini e vi lasciamo con un’ultima riflessione: non è affascinante che la tecnica di stampa più all’avanguardia venga usata per stampare la stampante più antica della storia?! Forse l’evoluzione tecnologica non è fatta per sostituire le tecniche antiche ma per accompagnarle e migliorarle.


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