Cos’è un lucido serigrafico?

  1. Cos’è?
  2. E come si fa per le sfumature?
  3. Come creo un lucido?
  4. Stampe a più colori

Cos’è?

Il lucido è un foglio, di solito trasparente o semi trasparente, su cui è disegnata l’immagine che poi verrà stampata in serigrafia.

La creazione del lucido, o pellicola, è parte fondamentale della stampa serigrafica. È il cliché, il disegno che ci serve da base per la stampa.

Infatti, come detto nel nostro articolo sulla serigrafia, la parte che verrà stampata sarà quella protetta dalla luce, cioè il disegno, mentre il resto della gelatina, esposta ai raggi UV, diventerà dura, non permettendo al colore di passare tra le maglie del telaio.
Quindi avremo luce e buio, telaio aperto o chiuso, senza sfumature ma ad aree di colore. Infatti il lucido dovrà essere disegnato in nero, senza eccezioni. Nero o niente.
In maniera simile a uno stencyl: carta o buco.

E come si fa per le sfumature?

Bisogna creare un retino o una texture (tutto formato da piccoli tratti neri) in maniera tale che la dimensione e la distanza di un tratto dall’altro creino l’illusione della sfumatura.

E cosa succede se uso il grigio, una sfumatura o o un altro colore che non sia il nero?
Beh la gelatina si svilupperà male, in maniera imprevedibile, comunque si oppure no creando o vuoto o pieno, ma nessuna sfumatura. Oppure potrebbe aprirsi durante la stampa alterando il lavoro e mischiandosi al colore. Sicuramente causerà un piccolo malore nel serigrafo.

Come creo un lucido?

I lucidi si possono creare in digitale impostando il file in scala di grigi, in questa maniera sapremo che il nostro nero è davvero nero. Nel caso in cui si voglia creare il disegno in Adobe Illustrator consiglio di passare poi la grafica, salvata in .png o simili, su Photoshop (o programmi affini) per controllare che i neri siano pieni, perché illustrator ha una gestione del nero un po’ particolare.
Dopo di che bisognerà stampare il lucido, trovando la stampante o lo stampatore giusto, infatti non tutte le stampanti riescono a creare la giusta densità di nero. Noi dopo un po’ di prove siamo riuscite ad ottenere questo risultato!

Ovviamente la stampa andrà effettuata su un foglio trasparente o non coprente come appunto la carta da lucido oppure gli acetati, per evitare che la carta stessa blocchi la luce.

In alternativa le pellicole si possono creare manualmente utilizzando colore acrilico, sia a pennello che con un UniPosca, si può usare una china densa oppure la tempera su un foglio di acetato. Un’altra opzione potrebbe essere creare liberamente i lucidi a mano per poi scansionarli in maniera tale da conservare il segno manuale, rimanendo sicuri dei ottenere la coprenza necessaria.

Al contrario della calcografia e della xilografia, in cui le immagini vengono stampate specchiate rispetto alla lastra, in serigrafia non è necessario specchiare l’immagine per averla dritta in stampa, quindi la pellicola avrà esattamente a stessa immagine da stampare, non ribaltata.

Stampe a più colori

Nel caso di stampe a più colori è necessario creare più lucidi, come puoi vedere nelle GIF, uno per ogni colore da stampare, sempre tutti neri. Saranno messi a registro utilizzando i crocini cioè dei segni agli angoli del foglio che se sovrapposti faranno coincidere i disegni.

Abbiamo realizzato una guida-poster per riassumere questi concetti, se vuoi supportarci puoi scaricarla gratuitamente qui ma se ti va di fonarci qualcosa ci aiuteresti tantissimo a continuare il nostro lavoro!
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