Come funziona la serigrafia? Cosa serve per serigrafare?
Ecco a voi la spiegazione più semplice e completa che sono riuscita a fare, ma se vi restano dei dubbi commentate o scriveteci!

Il termine serigrafia deriva dal latino “sericum” seta e “graphein” segno.
Se ne hanno tracce già nella cultura Fenicia e nella Cina di 2000 anni fa, ma il processo moderno è stato brevettato a inizio Novecento nel Regno Unito.
Viene utilizzata per diversi scopi sia artigianali che industriali, per la stampa di oggettistica e gadgets come t-shirt, calzini, penne, cartelloni e poster. Oltre che per produzioni artistiche di vario genere come zine, tirature limitate, poster e molto altro.
Quali sono gli strumenti e i materiali e come si usano?
Il telaio – sarà la nostra matrice, è una cornice su cui è teso un tessuto di nylon
Il telaio può avere un numero più o meno denso di fili, a seconda del supporto e del tipo di inchiostro che abbiamo bisogno di stampare.

La gelatina – cioè l’emulsione serigrafica, serve per preparare il telaio alla stampa, verrà stesa sul nylon e quando sarà esposta alla luce si indurirà tappando il telaio diventando impermeabile dove il colore non deve passare. Ne esistono di diversi tipi, solitamente sono sensibili alla luce UV ma a volte è possibile anche usare lampade alogene.
Il lucido – è il disegno vero e proprio che insieme alla gelatina rendono stampabile il telaio
Come? Il disegno sul lucido, essendo nero coprente, ripara la gelatina dalla luce: quella esposta alla luce indurisce, impermeabilizzando il telaio, mentre quella coperta dal disegno rimane morbida e viene rimossa con l’acqua.
In questo modo il tessuto rimane tappato dove è presente la gelatina e libero dove il disegno l’ha protetta.
Potete pensare al telaio pronto come a uno stencyl: dove abbiamo il disegno c’è un buco, uno spazio per far passare il colore, altrove non passa nulla.
Il lucido può essere stampato in digitale oppure prodotto a mano, utilizzando colori acrilici, UniPosca, china o qualsiasi cosa che copra la luce.
Elisa Talentino è sicuramente un’artista da tenere d’occhio e da cui trarre ispirazione per la creazione dei lucidi serigrafici. Nel suo lavoro parte spesso dalla produzione di figure su acetati che poi compone nelle sue opere.
La racla – è l’aggeggio con un lato in gomma che vedete in mano ad ogni serigrafo, spinge l’inchiostro dal telaio al foglio.
E ovviamente… l’inchiostro, può essere di diversi tipi, a base acqua o solvente a seconda dell’utilizzo che bisogna farne, il suo compito è passare nei buchi liberi del telaio depositandosi sulla carta, stoffa o altro.
Si possono ottenere molti effetti diversi, inchiostri glitterati, fluorescenti, a spessore o in parte trasparenti, che sovrapponendosi con altri colori creano nuove tinte.

Se vi piacciono la sperimentazione e le tematiche ambientali non possiamo non consigliarvi di guardare il lavoro di Medulla, la sua ricerca gira attorno all’utilizzo di materie prime naturali per la creazione di inchiostri serigrafici, sui suoi fogli potete quindi trovare curcuma, cicciniglia, guado, vino, in una produzione serigrafica unica e figlia di anni di ricerca e sperimentazione.
Quindi, dicevamo, come in uno stencyl avremo bianco o nero, colore o niente, per questo se vogliamo grafiche a più colori è necessario avere più telai o, per ottenere sfumature, giocare con un effetto ottico come una retinatura.
Infine, terminata la stampa, il telaio può essere pulito, cioè recuperato e utilizzato di nuovo. Questa operazione di recupero viene anche chiamata strippaggio. Si utilizzano dei sali appositi che disciolgono la gelatina che poi viene rimossa con acqua.
Quindi ora se sentite parlare di gelatina, lucido o strippaggio saprete che si tratta di serigrafia e non di ballerine esotiche! 👯♂️
Per approfondire l’argomento vi consigliamo tre libri:
Saper vedere la stampa d’Arte di Lorenza Salamon è perfetto per chiunque sia interessato alla stampa, non solo allaerigrafia, è un manuale pratico e sintetico della maggior parte delle tecniche di stampa. Perfetto per i neofiti.
Litografia e serigrafia di Ginevra Mariani è il libro che fa per voi se volete approfondire l’argomento, fa parte di una serie di 4 volumi che tutti gli appassionati di grafica d’arte dovrebbero avere.
Saper serigrafare di Franco Ratto, un manuale che racconta la serigrafia nella sua essenzialità, fondamentale per i neofiti.
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