Iniziare con la cianotipia

La cianotipia è una tecnica molto affascinante e adatta veramente a tutti, bambini compresi, ne abbiamo parlato in questo articolo spiegando il suo funzionamento e oggi vorremmo darvi qualche consiglio su cosa acquistare per iniziare a sperimentare con questa tecnica, quindi ogni tanto nel testo troverete dei link che vi indirizzeranno ai materiali da acquistare.
Non avremo bisogno di molti materiali ed è anche per questo motivo che è una tecnica che molti amano, nella sua semplicità permette di sperimentare senza troppi problemi e lasciandosi trasportare dal procedimento.

Noi siamo dell’idea che, per quanto sperimentare è divertente può anche rivelarsi frustrante, quindi imparare insieme a qualcuno che sa già cosa sta facendo è spesso molto più semplice e rilassante, se ti va di provare iscriviti al nostro prossimo workshop di cianotipia!

Intanto ecco i materiali di cui avremo bisogno:

  1. I sali
  2. Il supporto
  3. Pennelli
  4. Un vetro e il sole
  5. Bacinelle
  6. Viraggi

Per quanto sia una tecnica praticamente innocua è consigliabile prendere comunque delle precauzioni, soprattutto se la si utilizza con dei bambini, quindi consigliamo di fare tutti i procedimenti in un ambiente areato e di indossare i guanti.

I sali

I sali sono l’elemento fondamentale, essi stessi sono la cianotipia, potassio ferrocianuro e ferrico ammonio citrato insieme sono inermi ma, miscelati con acqua e mischiati nelle giuste proporzioni diventano reattivi alla luce ultravioletta.
Per creare questa soluzione reattiva alla luce dovremo prima di tutto mischiare 20gr di Ferro Ammonio Citrato in 100 ml di acqua e, separatamente, 8gr di Potassio Ferricianuro in 100ml di acqua. Lasceremo queste due soluzioni “riposare” per 24 ore.
Ora mischieremo i due liquidi in quantità identiche, per farlo consiglio l’utilizzo di un misurino. Non è necessario mischiare tutto il liquido perché non ne servirà molto, quindi mischiatene poco alla volta. Il liquido rimanente potrà essere utilizzato successivamente.
Se preferite i sali vengono già venduti nelle giuste proporzioni, pronti per essere mischiati ad esempio in questo kit di Jaquard, le polveri sono già nelle quantità giuste e va solo aggiunta l’acqua.

Il supporto

Il supporto ideale per iniziare è sicuramente la carta, se non altro perché possiamo optare per dei fogli relativamente economici su cui sperimentare prima di passare ad altro, è però una buona idea utilizzare delle carte che resistano bene all’acqua quindi ad esempio carta da acquerello da 300gr che può essere di diverse marche tra cui sono ottime la Arches, Canson e Fabriano.
Ogni carta ha un colore e una grana leggermente diversa che da quini una resa differente, l’unico modo per trovare quella più adatta a noi è sperimentare.
Una bella idea per sperimentare con la cianotipia può essere creare delle cartoline con questa carta Fabriano già pronta per l’uso.
La carta non è l’unico supporto su cui è possibile usare la cianotipia ma si può utilizzare anche su stoffa legno e vetro se correttamente preparato. Per quanto riguarda la stoffa le uniche cose differenti che bisogna tenere a mente:
La stoffa dovrà essere di materiale naturale (cotone, lino seta, canapa, etc.)
La stoffa assorbirà molta più soluzione,
La soluzione potrebbe passare dall’altro lato quindi se stiamo tingendo una maglietta o una shopper è meglio separare i due strati con un cartoncino,
I frequenti lavaggi potrebbero con il tempo rovinare la stampa.

Pennelli

Avendo quindi la nostra soluzione già mischiata in parti uguali dovremo stenderla sul nostro supporto, per farlo possiamo utilizzare pennelli (senza parti in metallo che potrebbero reagire con i sali) e spugne di vario tipo, queste per noi sono perfette. Ora dobbiamo aspettare che il liquido si asciughi sul foglio, possiamo aiutarci con un phon purché non sia troppo caldo.

Un vetro e il sole

Una volta asciutto potremo procedere con l’impressione della nostra immagine, possiamo utilizzare tutti gli oggetti che preferiamo, foglie, chiavi di casa, soprammobili, occhiali, graffette. Oppure produrre un lucido, cioè un’immagine nera stampata su carta trasparente come una foto o anche un nostro disegno, alcune copisterie stampano senza problemi sugli acetati, ma attenzione ai neri, tutto ciò che produrrà ombra risulterà bianco mentre le parti colpite dalla luce diverranno blu, quindi se vorremo stampare una foto dovremo stamparla in negativo.
Se vogliamo essere sicuri che gli oggetti, soprattutto se leggeri come foglie o piume, rimangano in posizione possiamo tenerli fermi utilizzando un vetro. Ad esempio utilizzando una cornice a giorno possiamo mettere il nostro foglio imbevuto di soluzione sopra al retro, sovrapporre i nostri oggetti e per tenere tutto e sovrapporre il vetro (o plexiglass) tenendolo fermo con delle mollette.

Una volta messo tutto in posizione possiamo esporre il nostro foglio alla luce solare.
L’effetto varia a seconda dell’intensità luminosa e del tempo che esponiamo il foglio al sole: in una bella giornata limpida basteranno circa 10 minuti per ottenere un bel blu intenso, mentre in una giornata nuvolosa potrebbe essere necessario aspettare anche un’ora.
Più esponiamo il foglio e più il blu sarà scuro, mentre esponendolo poco otterremo delle tinte più azzurre.
Osservate il foglio mentre lo esponete alla luce, vedrete subito il colore del liquido cambiare, avrà completato il suo processo quando avrà assunto una tinta grigia.

Bacinelle

Una volta finita l’esposizione possiamo togliere gli oggetti dal foglio e sciacquarlo, per risparmiare acqua possiamo iniziare il processo mettendolo in una bacinella, inizieremo a vedere i blu, le parti bianche saranno gialline ma continuando a lavare il foglio torneranno del colore della carta.

Viraggi

Ora abbiamo la nostra cianografia, come abbiamo visto nell’altro articolo è possibile cambiare il colore del blu facendolo reagire con alcune sostanze, cioè immergendo il foglio in alcuni liquidi. Ad esempio utilizzando i tannini presenti nel te nero e nel vino potremo ottenere una tinta marrone o nera o intingendolo nell’aceto avremo un colore viola.

Speriamo che questo articolo ti sia tornato utile, se proverai ad utilizzare questa tecnica o alcuni degli strumenti che ti abbiamo consigliato facci sapere il risultato!

Se invece prima di cimentarti nell’acquisto di tutti questi materiali volessi provare quest’arte con la guida di un insegnante scrivici!

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